Friday, August 28, 2015

Le cose che non hai capito

Girellando online mi sono appassionata alla polemica che non riesce a fermarsi riguardo un articolo pubblicato da un sito usato da stranieri intorno a Roma.
Titolo: "100 short impressions after a year in Italy". Traduzione: "100 brevi impressioni dopo un anno in Italia".
Inizialmente portava la firma di un tizio apparentemente americano. Qualche giorno dopo, penso a causa dei commenti non felici di molti, la firma è stata cambiata con "5 ragazze alla pari".
Alla prima veloce lettura mi ha fatto sorridere e ho anche immediatamente riconosciuto alcuni punti come assolutamente veri. Ad una seconda lettura un po' più attenta ho iniziato a trovare cose che non mi piacciono.
Non mi piace il fatto che siano stati usati termini che generalizzano come "tutti", "mai", "nessuno" o altri che a mio avviso danno solo un idea negativa di quello che le simpatiche ragazzette volevano dire. Come me i molti italiani che hanno controbattuto in modo risentito ma anche ironico.
Una delle ragazze alla pari autrice di questo elenco ad un certo punto sente il bisogno di intervenire e di spiegare cosa volessero dire. Viene fuori che questo era un semplice elenco scritto così per ridere tra loro, che la loro esperienza si limita alla città di Genova e alle famiglie nelle quali erano ospiti o per le quali lavoravano. Ma queste donzelle avrebbero dovuto rivedere la lista prima di autorizzare il sito a pubblicarla e magari stare attente ai termini scelti e a fare una premessa che dicesse luoghi visitati  e situazioni sperimentate. Perché secondo me non si può dire che nessuno in Italia parla inglese o che in Italia ci sono solo palazzi ed appartamenti.
Io che sono assai permalosa vedo in questa lista una serie di stereotipi vecchi quanti il Colosseo e sinceramente mi sarei anche un po' stufata!.
Come dicevo alcuni punti sono veri, sono dati di fatto e non impressioni soggettive. La causa di molte cose può essere l'economia instabile, le tradizioni delle quali andiamo fieri, una cultura basata sul vecchio inteso come antico...
Bisogna pensare anche da chi vengono questi punti, voglio dire: delle ragazzette alla pari in Italia per un anno con quale apertura mentale ci saranno state?! Quante di loro hanno veramente capito almeno il 10% della nostra cultura o come vanno veramente certe cose e perché?
Io, sicuramente acida e offesa, chiederei però loro qualcosa riguardo il punto numero 17: "il pene non è circonciso'. Ecco, vorrei sapere quale esperienza, evidentemente diretta, ha permesso loro di fare questa affermazione! Sembra quindi che certi aspetti della nostra cultura abbiano avuto modo e tempo di approfondirli! ( si scherza, eh come si dice in Toscana. Sicuramente sanno questo importantissimo dettaglio per il fatto che si saranno occupate di bambini piccoli).
Qui sotto il link...in Inglese... Mi dispiace, cari lettori ma d'altronde si sa, "nessuno in Italia parla Inglese".

Buona Lettura.

Thursday, August 13, 2015

San Rocco

Ormai le tradizioni che mio marito rispetta fin da quando era bambino stanno diventando anche le mie e ogni Agosto ci troviamo per una sera a cena ad un evento legato a San Rocco.
Ovvio io del santo in questione non so niente ma prendo l'evento come un'uscita con amici.
Questa vecchia tradizione risale al 1929 quando un gruppo di immigranti italiani cattolici si unisce e fonda " The Saint Rocco Fraternal Society" con lo scopo di raccogliere fondi per aiutare persone in difficoltà. Nello stesso anno nasce anche la celebrazione del Santo che consiste in un fine settimana di festeggiamenti. Questa festa si svolge nel quartiere italiano della nostra cittadina.
Il venerdì si aprono i festeggiamenti con l'immancabile processione e la banda che suona sia l'inno americano che quello italiano. A seguire i seguaci di San Rocco, qualche italiano vero rimasto e molti italo- americani convinti di essere veri italiani!
Per tre sere consecutive un'intera via viene chiusa per fare posto a svariati stand alimentari che vendono "cibo italiano", qualche bancarella di artigianato e intrattenimento per bambini.


Arancini-ini-ini


Molti dei residenti attaccano bandiere italiane alle finestre e ai terrazzi. Prendono posto sul marciapiede di buon ora il venerdì per non perdersi la visuale migliore della processione. Di solito organizzano cene praticamente sulla porta di casa, sugli scalini o su piccoli terrazzi che si affacciano sulla strada.
È un evento veramente molto sentito dai residenti del quartiere, qualcuno sicuramente è un gran devoto di San Rocco, qualcun altro secondo me è piu legato alla festa e la baldoria di tre sere, al poter stare in strada a bere e mangiare a alla tradizione di vedere il proprio quartiere vestito a festa.
Parlando con alcuni degli attuali organizzatori mi ricordano anche che la festa e l' associazione sono nate per il volere degli italiani immigrati che sentivano la necessità di ritrovare tradizioni lasciate oltreoceano.  Tradizioni che poi si sono americanizzate, adattandosi ad una cultura un po' più godereccia e meno devota.
Negli anni sono stati organizzati molti eventi per raccogliere fondi e per ritrovarsi. Così come sono stati stampati dei ricettari con le ricette più conosciute e condivise dai residenti del quartiere più italiano della città. Una di questa viene dalla bisnonna di mio marito!
Come sempre sono polemica rispetto a quanto italiano sia l'evento, il cibo o i partecipanti ma in questo caso provo tenerezza per chi cerca in ogni modo di tenere vivo un flebile ma lungo legame costruiti molti anni prima da qualche nonno che aveva una nostalgia cane di casa. Come le nonnine che lavorano a mano la pasta da friggere e le spolverano con abbondante zucchero a velo.


Le nonnine e la loro pasta fritta dolce


 Poi ovvio che mi escono gli occhi dalle orbite quando vedo i nomi americanizzati di svariate pietanze ma apprezzo davvero tanto chi crede in tutto questo e si sente a suo modo italiano e sente di dover rispettare così le proprie origini.

A.