Thursday, July 30, 2015

Gli americani e il cibo.

Tutta la banalità e la scontatezza del mondo in questo post, ma che mi importa!.
Premesso che qui mangio la carne più buona del mondo e il cheesecake che ha potere ipnotico, ci sono però delle cosine che ancora mi sconvolgono e alle quali non posso abituarmi. Per un discorso morale, quando cioè vedo il cibo simil-italiano malamente cucinato, e quando ho seriamente paura di morire a cause di ciò che mi viene proposto.
Bisogna innanzitutto dire che i modi di servire il cibo sono diversi dai nostri. Noi facciamo molto i sofisticati mentre gli americani sono molto pratici e sbrigativi. Capita quindi che in alcuni ristoranti non venga usata la tovaglia e nemmeno le tovagliette di carta. A me questa cosa un pochino disturba, non per un discorso estetico ma per i mille eventuali batteri su quei tavoli velocemente ripuliti con zozze spugne che poi rimangono appiccicaticci e umidi. Allo stesso modo non capisco,ma invidio, coloro che riescono a mangiar, mentre corrono da una parte delle città, una fetta di pizza senza sporcarsi e a bere quasi correndo. Io non ci riesco, credo di avere proprio un problema di coordinamento motorio!
Quando si è poi invitati a mangiare a casa di qualcuno di solito ci troviamo di fronte ad un buffet. Cioè non preparano il tavolo come faremmo noi ma il cibo viene esposto in cucina in diversi contenitori e ognuno riempie il proprio piatto...questo vuol dire tutto il pasto in un piatto. Perché fondamentalmente non ci sono le portate separate e ben distinte ma tutto diventa un bel mix!
Vogliamo parlare di quantità  e dimensioni? Facciamolo, vai! Non è uno stereotipo dire che in America tutto è grande, è  la verità.
Quindi se siamo in più di due a mangiare una pizza se ne ordina una large, cioè il doppio di una nostra normale. Una fetta di dolce può arrivare a pesare anche 300gr, non scherzo. Uno dei famosi chocolate chip cookies almeno un etto.
Il caffè americano, come lo chiamiamo noi, è una secchiata di acqua scura che però a dire il vero può essere buona. Viene servito in giganti tazze termiche di polistirolo "da passeggio"se lo prendi in posti tipo Starbucks o Dunkin Donuts o enormi tazze bollenti se fai colazione nei classici diner. la cameriera passa poi ogni dieci minuti per il "rabbocco" ma siccome consumi altro, allora il caffè non lo paghi. Mentre da noi ancora ci fanno pagare un bicchiere di acqua  del rubinetto.
Il caffè per come lo intendiamo noi, l' espresso, servito nella tazzina  o nel vetro, qui a volte viene visto come una "sciccheria" o da snob o fanatici italici. Io ho sposato uno snob del caffè, ragione numero 6538 per il quale lo adoro!
Passiamo ai condimenti. La più semplice delle insalate che noi pensiamo di condire con olio, sale e aceto qui viene inzuppata in salse dai nomi impossibili da ricordare e cascate di crouton cioè cubetti di pane croccante. Nei tavoli dei ristoranti rimango sempre  un pochino allibita quando vedo queste ampolle contenenti un fantomatico olio, o meglio questo liquidi bianchiccio, slavato e insapore. Ma la cosa che più mi fa rabbrividire è il formaggio grattugiato in barattolini di vetro, tipo quelli da sale e pepe. Questo povero formaggio giace lì, abbandonato a se stesso, invecchiato, ingiallito in attesa che qualcuno lo usi. E lo usano, questo è il dramma!
Mai il Re del dressing è il burro. Spalmato ovunque, anche nei capelli, viene servito a volte anche aromatizzato, oppure semi strutto per distribuirlo meglio sul pane. Molto di moda anche tutti i condimenti a grassi zero che però sono ricchi di formule chimiche sconosciute ai più. Ad esempio il "burro che non è burro" ( così si chiama) che a me incute un po' terrore e la "maionese magica" che mi è passata tra le mani ma non ho avuto il coraggio di leggerne gli ingredienti.
Una cosa che però mi piace è la possibilità che ti danno quando vuoi un panino. In molti posti lo puoi personalizzare che qui puo' voler anche dire mischiare tre tipi diversi di salume mentre per me è semplicemente un panino con cotto e insalata. Proprio qualche giorno fa ho ordinato un semplicissimo panino con la mortazza e mi hanno chiesto e tre volte se fossi sicura di non volere nell'ordine: olio, mostarda, maionese, ketchup e questo è quello. Praticamente mi hanno fatto uno sfilatino con due etti di mortadella e ci ho mangiato due giorni. Giuro è la verità.
Qualche strano abbinamento mi piace anche ma tendenzialmente opto per la semplicità. Per me la trasgressione pura è l'avocado nell'insalata!.
Al supermercato c'è una zona a me sconosciuta che è il reparto del freddo, anche perché c'è veramente gelo e ci vuole il piumino per attraversarla.
Qui si trova ogni genere di conforto , o sconforto dipende da come lo si vede.
Pasta ripiena, pizze ultra condite, polli cresciuti in due giorni e ripieni di chissà cosa, torte salate ripiene e dolci dai mille strati. Tutto così già condito e pronto per essere servito dopo un giro di Valzer nel microonde. 
Così come i famosi Mac and cheese nel barattolino cartonato. Si aggiunge acqua a quella povera pasta secca, 3 minuti nel microonde e poi si aggiunge la fantastica polvere di 4 diversi formaggi e un bel piatto di pasta resuscitato è servito. Mi dicono qui che intere generazioni di bambini ci sono cresciuti e ancora oggi è il loro piatto preferito.
Anche se ad oggi c'è più consapevolezza soprattutto per il cibo offerto ai bambini e va molto di moda tutto ciò che bio, gli americani continuano compone a preferire tutto ciò che è veloce da preparare a ciò che richiede un pochino più di cura e attenzione.
Proseguiamo con le bibite. Ho visto bambini sotto l'anno di vita bere la solita soda con le bollicine come fosse acqua. Tutto ciò che non ha sapore, non è colorato e non ha bollicine incluse quasi non entra nelle case americane. Lo zucchero che queste bibite contengono è una cosa raccapricciante. Vengono fatte campagne pubblicitarie contro queste ma se poi al fast food ti offrono il bicchiere da mezzo litro a 99 centesimi e il rabbocco ad oltranza allora tutto va a farsi benedire.
Non importa cosa ordini da bere ma di sicuro,365 l'anno e anche mentre fuori ci sono tre metri di neve, ti verrà servito con 300gr di ghiaccio che ti paralizzerà la lingua e lo stomaco. Anche se chiedi specificatamente che non vuoi ghiaccio nel tuo bicchiere l'acqua servita sarà comunque a temperature polari. L'acqua a temperatura ambiente non viene servita perché potrebbe andare a male e avvelenarti e potresti fare una denuncia al ristorante così enorme da chiedere un indennizzo degno di Donald Trump.
Ricordo la prima volta che capii che al supermercato vendono le buste di giaccio, cioè buste di cubetti di ghiaccio pronte all'uso.
Non voglio essere ipercritica pur essendolo ma davvero certe cose fatico a capirle e farle mie ma devo ammettere che cercando si trovano posti dove il cibo è buono, curato, fresco, le tovaglie ci sono e sono appena uscite dalla tintoria. 
Noi cuciniamo molto e siamo molto attenti alle etichette e a tutto ciò che è artificiale e altamente chimico.
Per certe cose noi italiani abbiamo solo da imparare da questo popolo.La fantastica doggy bag ne è un esempio. Si tratta cioè della mitica borsina con gli avanzi del tuo pasto al ristorante. Addirittura ora ti portano a tavola i contenitori e la busta così che tu possa metterci gli avanzi e non dubitare di cosa fanno in cucina quando portano via il tuo piatto. Portare a casa gli avanzi e' secondo me una forma di rispetto per il cibo, non va perso, gli dai una seconda possibilità e poi lo hai pagato. Perché buttarlo? Qui non ti fanno sentire pezzente anzi te lo chiedono loro se vuoi portarlo via e non sei te a chiederlo come se fossi uno che a casa non ha altro. So che in Italia già si stanno attrezzando e la cosa mi piace.

A.