Oltre ogni mia aspettativa domani, lunedì 22 giugno 2015, stabilisco un mio personalissimo record.
Trecentosessantacinque giorni che non attraverso l'Oceano per riunirmi con la mia famiglia e i miei amici.
Trecentosessantacinque giorni durante i quali ne sono successe di cose, una o due belle e una valanga di brutte. Momenti non condivisi come avrei voluto, e forse dovuto, con la mia famiglia. Momenti che mi hanno messa alla prova e che mi hanno dato innumerevoli notti insonni.
Cinquantadue settimane di lontananza nello spazio e nel tempo da dove provengo e dove ho lasciato trentaquattro anni di vita.
Dodici mesi volati, nonostante alcuni giorni sembrassero interminabili nel bene e nel male.
Un anno durante il quale ho visto, e sto vedendo, crescere i miei nipoti e cugini attraverso foto, video chiamate e messaggi. Allo stesso modo "vedo i miei nonni invecchiare".
Un anno durante il quale molte cose sono cambiate, io sono cambiata e con me la mia vita qui.
Non credevo di avere la forza per stare così tanto lontana dalla mia mamma, dalla mia sorella e compagnia bella! Eppure è andata così.
Sono partita lo scorso anno con la consapevolezza che non sarei tornata presto, l'ho detto a tutti quando ci siamo salutati ma soprattutto l'ho dovuto ripetere a me stessa come un mantra. Fino a convincermi che ce l'avrei fatta.
Non che ne sia felice e orgogliosa. potessi partirei domani ma per ora va bene così.
Ho scoperto di avere risorse nascoste di forza e pazienza che credevo di aver esaurito perché le avevo riversate in passato su altre vicende.
Mi piace sognare che la prossima volta che rivedrò qualcuno a me caro sarà perché verranno qui da noi, vedranno come viviamo e chi siamo come piccola famiglia. Li porterò in giro per mostrare loro le piccole cose che ho imparato e la bellezza di Boston.
Sfogo finito, forse melenso e malinconico ma ne avevo bisogno.
Ora che un anno è passato inizio il conto alla rovescia per quel giorno, ancora indefinito, nel quale l'ennesimo aeroplano mi porterà a riabbracciare le persone dalle quali oggi sono seimilaquattrocentodieci km lontana!
A.
Trecentosessantacinque giorni che non attraverso l'Oceano per riunirmi con la mia famiglia e i miei amici.
Trecentosessantacinque giorni durante i quali ne sono successe di cose, una o due belle e una valanga di brutte. Momenti non condivisi come avrei voluto, e forse dovuto, con la mia famiglia. Momenti che mi hanno messa alla prova e che mi hanno dato innumerevoli notti insonni.
Cinquantadue settimane di lontananza nello spazio e nel tempo da dove provengo e dove ho lasciato trentaquattro anni di vita.
Dodici mesi volati, nonostante alcuni giorni sembrassero interminabili nel bene e nel male.
Un anno durante il quale ho visto, e sto vedendo, crescere i miei nipoti e cugini attraverso foto, video chiamate e messaggi. Allo stesso modo "vedo i miei nonni invecchiare".
Un anno durante il quale molte cose sono cambiate, io sono cambiata e con me la mia vita qui.
Non credevo di avere la forza per stare così tanto lontana dalla mia mamma, dalla mia sorella e compagnia bella! Eppure è andata così.
Sono partita lo scorso anno con la consapevolezza che non sarei tornata presto, l'ho detto a tutti quando ci siamo salutati ma soprattutto l'ho dovuto ripetere a me stessa come un mantra. Fino a convincermi che ce l'avrei fatta.
Non che ne sia felice e orgogliosa. potessi partirei domani ma per ora va bene così.
Ho scoperto di avere risorse nascoste di forza e pazienza che credevo di aver esaurito perché le avevo riversate in passato su altre vicende.
Mi piace sognare che la prossima volta che rivedrò qualcuno a me caro sarà perché verranno qui da noi, vedranno come viviamo e chi siamo come piccola famiglia. Li porterò in giro per mostrare loro le piccole cose che ho imparato e la bellezza di Boston.
Sfogo finito, forse melenso e malinconico ma ne avevo bisogno.
Ora che un anno è passato inizio il conto alla rovescia per quel giorno, ancora indefinito, nel quale l'ennesimo aeroplano mi porterà a riabbracciare le persone dalle quali oggi sono seimilaquattrocentodieci km lontana!
A.
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