Sunday, November 1, 2015

Insolite bellezze

Come scrivevo nel precedente post accennando al foliage e l'autunno nel New England,  questo mese si assiste ad un vero e proprio spettacolo della natura.
Abbiamo deciso di non prendere la macchia e guidare per ore ma di godere di ciò che abbiamo praticamente a pochi minuti da noi.
Il posto più lontano raggiunto è stato il Public Garden di Boston, cioè il polmone verde della città. Mentre quello più vicino è il giardino di casa nostra. Nel mezzo un luogo che a molti potrebbe sembrare macabro ma che a me ha sempre affascinato. Ci passo spesso guidando e nelle ultime settimane ho maturato sempre più l'idea di fermarmi ad ammirarlo. Il Bell Rock Cemetery.



Le foto sono state scattate in due giornate diverse. Faceva freddo quando  siamo andati a Boston, un sabato mattina. Ci hanno fatto compagnia un vento gelido, qualche nuvola e temperature invernali ma il Public Garden rimane sempre un luogo fascinoso e romantico. E poi mi piace la calma che offre in giornate così. Te lo puoi godere con calma rispetto all'estate quando è colmo di turisti, così caldo e umido che finisci solo a cercar riparo sotto gli enormi alberi. Quindi con una gigante tazza caffè caldo tra le mani abbiamo passeggiato un po', ammirato i colori che offre il parco ancora per qualche giorno e goduto della quiete di quel mattino.




Tornando verso casa ci siamo fermati in quello che è davvero un luogo di pace e silenzio.
Il Bell Rock Cemetery è stato in uso per trecento anni e ospita le spoglie di alcuni soldati morti durante la Rivoluzione Americana.
Sembra davvero uno di quei cimiteri dei cartoni. Lapidi vecchissime una di seguito all'altra, molte delle quali rotte e lasciate andare. Enormi aceri, querce e pini come a custodire questo luogo surreale e un tappeto color arancio di foglie croccanti e ghiande a produrre il solo rumore ad ogni nostro passo.
Non si percepisce disagio in un luogo così, non si prova tristezza ma si realizza di essere in uno dei rari luoghi storici di questo paese. E poi i colori autunnali rendono tutto più caldo e confortevole.




Questo è davvero un vecchio cimitero ma ce ne sono altri nella nostra cittadina che sono di una bellezza unica, insolita. Si presentano come parchi pubblici, si estendono per moltissimi ettari di terreno e al loro interno poi hanno dei percorsi che molte persone quotidianamente usano per passeggiare o correre o soffermarsi ai bordi dei laghetti presenti.
Non sono in preda ad una crisi dark, non l'ho avuta nemmeno in adolescenza e sicuro non mi viene ora che mi avvicino alla menopausa! Ma semplicemente apprezzo luoghi che pensavo avessero solo una connotazione negativa e triste.





E per concludere cioè che abbiamo davanti gli occhi ogni volta che apriamo una finestra o apriamo la porta di casa: il nostro giardino. Ci sono una paio di aceri che in questi gironi stanno dando il meglio di se stessi. Il colore arancio di questa settimana sembra essere lì perché lo si possa semplicemente ammirare a bocca aperta. Diventa brillante e affascinate soprattutto quando la luce diretta del sole filtra tra i rami. Potrei passare ore intere a contemplarlo. So che tra qualche giorno sarà spoglio e il freddo arriverà ad aggredirlo, così come la neve tra un paio di mesi. Chissà quante persone ha visto incantata a guardarlo e chissà quante stagioni folli ed estreme ha vissuto. Mi domando poi dove si ripareranno gli scoiattolini che ultimamente lo attraversano correndo e saltando tutti indaffarati per prepararsi all'inverno. La sola certezza è che la prossima estate sarà lì bello verde e imponente a farci ombra nei pomeriggi super caldi che aspetto con ansia!
E con questo ho finito con il color arancio e l'autunno. Promesso.

A.



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